Per chi conosce e ama davvero il cavallo arabo, non si tratta solo di una razza, ma di un patrimonio vivente. Un simbolo di eleganza, resistenza e anima. E quando un’artista riesce a coglierne l’essenza su carta, allora l’arte si fonde con la passione. È il caso di Barbara Lombardo, che con questo ritratto ci regala un frammento di eternità.
Il soggetto è inconfondibile: un cavallo arabo, ritratto con precisione e delicatezza, ma anche con un’intensa forza espressiva. Le linee della testa, nobili e leggere, la fronte ampia, le narici mobili, gli occhi profondi e il collo arcuato sono i segni distintivi che ogni appassionato riconosce subito. E poi c’è quella criniera fluente, quasi mossa da un vento che non si vede ma si sente.
Barbara Lombardo riesce a fare ciò che pochi artisti sanno fare: non disegnare semplicemente un cavallo, ma raccontare la sua anima. Il suo stile unisce tecnica, sensibilità e conoscenza profonda del soggetto. Non c’è sfondo, non c’è distrazione — solo l’eleganza pura del cavallo arabo, che emerge con tutta la sua presenza scenica e interiore.
Chi vive e lavora accanto a questi cavalli sa che la loro bellezza non è solo una questione estetica. È spirituale. È quell’equilibrio sottile tra dolcezza e fierezza, tra intelligenza e indipendenza. Il cavallo arabo è al tempo stesso compagno fidato e creatura libera, e questo dualismo è perfettamente espresso in questo ritratto.
Ogni tratto sembra sussurrare storie di carovane, di deserti, di fedeltà millenaria. È un’immagine che non si limita a colpire l’occhio, ma che parla direttamente a chi porta nel cuore l’amore per questa razza straordinaria.
Con questo lavoro, Barbara Lombardo non celebra solo un cavallo, ma un intero mondo fatto di storia, emozione e rispetto. Il suo disegno è un omaggio silenzioso ma potente a un’icona e al legame indissolubile che unisce l’uomo e il cavallo arabo da secoli.