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Le opere astratte di Barbara Lombardo si configurano come un’autentica esplorazione della natura, una riflessione profonda e originale che invita lo spettatore a confrontarsi con la dinamica intrinseca degli elementi primordiali che costituiscono il nostro mondo. Attraverso una ricerca stilistica e filosofica, l’artista propone una visione inedita della natura, non solo attraverso i suoi colori e le sue forme, ma anche attraverso la sua dimensione più essenziale: terra, aria, fuoco e acqua. Questi elementi, lontani dalla rappresentazione statica, vengono invece mostrati come forze in continuo movimento, in un dialogo di trasformazione e interconnessione che riflette la costante mutazione del mondo che ci circonda.
La Filosofia di Empedocle e l’Arte della trasformazione
La ricerca artistica di Barbara Lombardo affonda le sue radici nelle antiche concezioni filosofiche, in particolare nel pensiero di Empedocle, che sosteneva l’idea che l’universo fosse governato da quattro elementi fondamentali: terra, aria, fuoco e acqua. Questi elementi, per Empedocle, non erano solo costituenti materiali del mondo fisico, ma forze vitali che si combinano e si separano, dando origine alla molteplicità delle forme e degli esseri viventi. L’artista fa propria questa visione, rappresentando l’incessante interazione tra gli elementi come un processo continuo di formazione e dissoluzione. Le sue opere astratte non sono semplici immagini, ma vere e proprie espressioni visive della danza incessante delle forze naturali, del loro perpetuo divenire.
La pittrice non si limita a rappresentare questi elementi come entità statiche, ma li trasforma in forze dinamiche che agiscono in un gioco di combinazioni e separazioni, riflettendo così la natura in costante cambiamento. L’approccio filosofico di Empedocle diventa una chiave interpretativa per comprendere il senso profondo delle opere informali, che ci invitano a riflettere sulla ciclicità e sull’armonia nascosta nelle transizioni tra gli elementi.
Influenze dell’Arte Povera, dell’Arte Informale e dell’Arte Giapponese
Le opere di Barbara Lombardo non sono soltanto il frutto di una ricerca filosofica, ma anche un incontro tra diverse tradizioni artistiche che si fondono in un linguaggio unico. L’influenza dell’Arte Povera è evidente nella sua attenzione alla materia e all’uso di materiali poveri, ma trasformati e resi elevati attraverso un’interpretazione personale e profonda. Come nell’Arte Povera, l’artista non si limita a usare il materiale per realizzare forme, ma lo impregna di significato, cercando di comunicare qualcosa di più profondo, legato alla condizione umana e alla realtà naturale.
Allo stesso tempo, l’arte informale contribuisce alla sua estetica, con l’uso di gestualità libere e segni che si intrecciano senza regole predefinite, in un’azione che riproduce, in modo astratto, l’energia e il flusso degli elementi naturali. Le linee, le texture e le forme che prendono vita dalle superfici trattate sono il risultato di un processo quasi alchemico, che riflette il caos primordiale e l’ordine che emerge da esso.
Un altro riferimento importante è l’arte giapponese, che nelle sue tradizioni trova una perfetta sintesi tra estetica e filosofia, tra la semplicità dei segni e la complessità del loro significato. La ricerca di equilibrio, la fluidità dei segni e la ricerca della bellezza anche nell’imperfezione sono tratti distintivi che Barbara Lombardo reinterpreta nelle sue opere, creando un dialogo tra la cultura occidentale e quella orientale.
Tecnica e Materialità: Il Poliuretano Espanso
Una delle innovazioni più significative nelle opere di Barbara Lombardo è la scelta del poliuretano espanso come supporto principale delle sue creazioni. Questa tecnica mista consente all’artista di esplorare la materialità dell’opera in modo nuovo, esaltando la dimensione fisica e tattile delle sue composizioni. Il poliuretano espanso, materiale leggero ma resistente, diventa un veicolo attraverso il quale l’artista può manifestare l’essenza profonda della natura. La sua texture unica, che simula la materia primordiale, aggiunge un ulteriore livello di significato alle opere, facendo sì che l’osservatore non solo guardi, ma anche percepisca l’opera in modo fisico e sensoriale.
Le superfici trattate sono caratterizzate da rilievi e increspature che evocano la trasformazione continua della materia, che come la natura, non è mai statica, ma in perenne cambiamento. Questa attenzione alla materialità non è solo una scelta tecnica, ma un richiamo alla tangibilità della natura, alla sua corporeità, che diventa parte integrante del processo artistico. Ogni creazione diventa così un processo di manifestazione e rivelazione, un passaggio dall’invisibile al visibile, un dialogo tra l’artista e il mondo naturale.
Un Invito alla Riflessione
Le opere di Barbara Lombardo, con la loro visione astratta e la loro espressione dei quattro elementi primordiali, non solo raccontano la bellezza e il caos della natura, ma pongono anche una riflessione più profonda sulla connessione tra gli esseri umani e l’universo. La sua arte ci invita a entrare in sintonia con le forze vitali che ci circondano e a comprendere la natura come un sistema dinamico e interconnesso, dove ogni cambiamento è il segno di una trasformazione in corso.
In questo percorso, l’artista non ci offre semplicemente una visione estetica della natura, ma ci sollecita a pensare alla realtà in termini di energia, di movimento e di mutazione. Le sue opere, quindi, diventano non solo una rappresentazione della natura, ma una sua vera e propria manifestazione, che parla direttamente alla nostra capacità di percepire e comprendere l’universo in tutta la sua complessità e bellezza.